Psicoanalisi Terapeutica e Formativa a Milano e Pistoia

Cura e consulenza dall’adolescenza alla senilità secondo il Paradigma Bionico Protesico

“La medicina hi-tech ci trasforma in automi…”

“… o ci restituisce al senso più vero dell’umano?” Il 30 novembre a Pistoia convegno dello psichiatra e piscoanalista Augusto Iossa Fasano e presentazione del saggio “Fuori di sé. Da Freud all’analisi del cyborg”, in cui attraverso il Paradigma Bionico-Protesico analizza gli effetti stranianti delle terapie mediche ad alta tecnologia. Dopo il precedente intervento ottobrino in occasione del ciclo di incontri dedicati ai significati del simbolo, il medico psichiatra e psicoanalista pistoiese Augusto Iossa Fasano torna protagonista nelle iniziative della Libreria “Lo Spazio di via dell’Ospizio” di Pistoia con un nuovo interessante convegno dal doppio profilo medico e filosofico in programma sabato 30 novembre sull’attualissima tematica della mutazione cyborg, oggi sempre più diffusa nella quotidianità dell’uomo moderno. Con inizio alle 17.30, Iossa Fasano approfondirà interessanti aspetti legati ai pericolosi effetti stranianti cui sempre più persone sono inconsapevolmente soggette nel momento in cui si sottopongono a terapie e interventi medici ad alta tecnologia che, pur risolvendo importanti problematiche cliniche, ne possono generare altre a carico dell’apparato psichico, la cui stabilità può essere minata da un disagio spesso “silente” perché non opportunamente individuato e dunque prevenuto. Dai trapianti di organi all’impianto di protesi interne, che nella importante interpretazione di Iossa Fasano risultano insidiosi nella misura in cui snaturano di fatto l’identità del soggetto curato, prima nel corpo e quindi di rimando nella sfera psichica, “gli interventi di medicina hi-tech ci trasformano in automi o ci restituiscono al senso più vero dell’umano?”. A questo intrigante interrogativo, Augusto Iossa Fasano – coordinatore e direttore scientifico di Metandro, innovativo Centro indipendente di ricerca per la cura delle quattro età della vita dall’infanzia alla senilità...

Sul “Corriere Salute” con Iossa Fasano il punto della ricerca su identità protesica e configurazione cyborg.

Sulle pagine Salute del Corriere della Sera in edicola domenica 3 novembre, intervistato da Danilo di Diodoro, Augusto Iossa Fasano fa il punto sulla ricerca che attualmente sta conducendo su identità protesica e configurazione cyborg. L’attuale progetto sul quale a capo del centro di ricerca Metandro è principalmente impegnato Iossa Fasano riguarda infatti l’ampio quanto delicato scenario di tutti i soggetti già sottoposti – o prossimi a sottoporvisi – a interventi di medicina hi-tech che comportano l’impianto all’interno del corpo di organi, dispositivi o farmaci, e tali da provocare nel soggetto stesso un’alterazione psichica dovuta alla difficoltà di riconoscimento e totale accettazione nei confronti di quel nuovo corpo estraneo, peraltro non più removibile. Ecco alcune delle domande cui Iossa Fasano risponde con l’articolo in uscita il 3 novembre sul Corriere della Sera: quali sono le caratteristiche e le manifestazioni del senso di alterità che una persona prova quando le viene impiantata una protesi?; è possibile fare una distinzione tra i tanti tipi di protesi esistenti (meccaniche, elettroniche, di piccole o grandi dimensioni) e le risposte psicologiche degli individui?; ci sono casi di perfetto adattamento alla protesi (magari interna) che in qualche modo viene dimenticata dal soggetto?; ci sono risposte psicologiche specifiche per pezzi di ricambio umani, come nei trapianti d’organo? Un’interessante lettura da non mancare per riflettere sulla vulnerabilità del paziente mutante o cyborg, al giorno d’0ggi quasi tutti noi, e al tempo stesso sulla decisiva chance di prevenzione e guarigione offerta dagli strumenti di intervento dell’intervista protesica e del Paradigma Bionico Protesico, su cui Augusto Iossa Fasano focalizza anche nel suo recente saggio medico scientifico “Fuori di sé....

Il simbolo nelle varianti dell’oggetto protesico: intervento di Augusto Iossa Fasano a Pistoia

«Il simbolo nelle varianti dell’oggetto protesico»  è il titolo della conferenza che lo psichiatra e psicoanalista Augusto Iossa Fasano terrà il prossimo 25 ottobre 2013 nell’ambito di un ciclo di quattro incontri a ingresso libero dedicati al tema del simbolo e in programma presso la Libreria Galleria d’Arte e Sala da tè Lo spazio dell’Ospizio a Pistoia. L’appuntamento è per le ore 18 ai civici 26/28 dell’omonima via dell’Ospizio a Pistoia. Durante l’incontro, Iossa Fasano analizzerà in particolare come la tecnologia oggi sempre più applicata al corpo provochi «smarrimento, turbamento, angoscia». «Si corre d’emblée a parlare di cyborg, bionica, robotica e intelligenza artificiale, senza aver premesso che i termini dell’umano sono strutturalmente e da sempre debitori all’oggetto (fisico, sociale, protesico, e quindi teorico) di un decentramento cui si devono la civiltà tutta e la relazione inter-soggettiva in ispecie». Qual è divenuto il senso della cura in relazione alla mutazione del soggetto in senso bionico? Come simbolizzare corpo e parti protesiche o endoprotesiche? Come cambia il legame sociale tra i soggetti in seguito all’adozione di procedure della medicina ad avanzata tecnologia? A questi e altri pressanti interrogativi medico-filosofici, ripercorrendo il filo conduttore del suo saggio “Fuori di sé. Da Freud all’analisi del cyborg” appena pubblicato, Augusto Iossa Fasano offrirà interessanti risposte nel corso dell’appuntamento in programma con ingresso libero alle 18 del 25 ottobre 2013 a...

Augusto Iossa Fasano su Ok Salute luglio/agosto 2013

Sul numero di luglio/agosto 2013 di OK Salute, importante testata di riferimento nell’ambito del settore salute&benessere edita dal gruppo RCS con la consulenza scientifica della Fondazione Umberto Veronesi, Augusto Iossa Fasano è il protagonista di un interessante servizio sul tema del narcisismo, argomento che sullo stesso numero estivo della rivista ha suscitato grandissimo interesse anche per le rivelazioni fatte da Alba Parietti riguardo a una sua passata “fiamma”. Consulente di psichiatria per OK Salute, Iossa Fasano dispensa importanti elementi atti a individuare i soggetti innamorati in primis della propria stessa immagine, dunque poco propensi a elargire attenzioni al partner, dispensando anche preziosi consigli su come non lasciarsi abbindolare o comunque rapportarsi consapevolmente con tali soggetti, nell’articolo “In amore impara a riconoscere (ed evitare) il...

Su Youtube un canale dedicato a “Fuori di sé. Da Freud all’analisi del cyborg” di Augusto Iossa Fasano

Augusto Iossa Fasano e il suo saggio “Fuori di sé. Da Freud all’analisi del cyborg” sono ora presenti anche su Youtube.com, il prezioso servizio di condivisione video su Google. In 9 brevi interessanti video, l’autore illustra altrettanti importanti aspetti legati al volume appena distribuito nelle librerie tradizionali e on-line con la casa editrice ETS di Pisa. In particolare, lo psichiatra e analista Iossa Fasano approfondisce il target di lettori di riferimento del libro, l’obiettivo del saggio stesso di fornire un innovativo metodo di prevenzione e cura del disagio psichico in funzione della crescente mutazione cyborg che riguarda ogni giorno sempre più persone a seguito di interventi endoprotesici e device di vario tipo; poi ancora il prezioso nuovo strumento diagnostico messo a punto con il Centro di Ricerca Metandro per individuare forme di disagio proprio nei soggetti portatori di protesi o trapiantati. Non ultimi, gli importanti concetti di protesi, cyborg e cybrid, e sulla differenza tra identità protesica e configurazioni cibernetiche, quindi l’importanza di formare alla cura del cyborg attraverso l’identità protesica. I video sono comodamente consultabili al link...

Fuori di sé. Da Freud all’analisi del cyborg

I progressi ottenuti dalla medicina contemporanea (farmacologia, trapianti, fecondazione assistita, cura di tumori, cardiopatie e altre patologie gravi), pur pervenendo a interventi tecnicamente riusciti, provocano un’imprevedibile impennata della spinta autodistruttiva individuale. Dedicando particolare attenzione agli oggetti protesici che accompagnano ogni esistenza individuale, Fuori di sé – contributo alla teoria dell’oggetto esterno ispirato alle osservazioni dell’ultimo Freud sul concetto di AußenWelt (il Mondo esterno) e di Virginia Finzi Ghisi sulla nozione di protesi – analizza gli effetti dei componenti bionici salvavita proponendo un modello di cura, il Paradigma Bionico-Protesico, per trattare gli effetti stranianti delle terapie mediche e chirurgiche. L’impianto di dispositivi interni – realizzando il sogno del cyborg – genera il paradosso di una mutazione del corpo vissuta come alterazione patologica dell’identità psichica. Il lavoro sul formarsi di soggettività ibride permette di annettere l’agente esterno nel tessuto di ciascuna singolarità. Il soggetto si estende e si intende come composito e mutante: la sua posizione viene qui rivisitata alla luce di una trentennale esperienza clinica in psicoterapia, analisi e supervisione di operatori nei diversi campi dell’assistenza e della riabilitazione. La complessità di tali esperienze costituisce la premessa per un’evoluzione del processo di cura definitivamente affrancato da una concezione “internista”, appunto l’analisi del cyborg, descritta in vivo nel libro. Prossimamente anche nelle librerie, il volume è già ordinabile sul sito della casa editrice ETS al link...

PSICOANALISI IN VECCHIAIA: NEVROSI ATTUALI, NARCISISMO E TRANSFERT

Se c’è un momento della vita in cui è il caso di fare un’analisi, questo è la vecchiaia . Stefania Turillazzi Manfredi Trasformazione del trauma in senilità Nel primo Freud la tripartizione tra la nevrosi attuale, quella narcisistica e quella di transfert corrisponde a uno schema che risponde alle questioni di carattere etiologico e al campo disciplinare preposto alla cura . Piuttosto che alla sola nevrosi, è possibile riferire questa tripartizione anche alla vita del soggetto intesa come dimensione diacronica? Il nesso causale tra nevrosi e trauma sessuale infantile avvia la ricerca freudiana che si sposterà su altre epoche di vita e riformulerà la questione aprendo un campo clinico che produce incessante teoria. Il trauma richiama la sessualità come momento critico e come fonte energetica per il soggetto ed a sua volta la sessualità promuove il lavoro della teoria. La scoperta freudiana attiene – in modi e tassi diversi – a ciascuna delle quattro età della vita umana. In altri termini, c’è qualcosa di traumatico che, pur accadendo “nell’istante”, tuttavia, in quanto soggetto, posso regolare attraverso le funzioni dell’Io, pur tenendo presente (nella continuità) la storia delle relazioni con gli altri e con me stesso? Da vecchi l’Io è carico di storia a proposito dei rapporti con la realtà esterna e con l’Es, ma la letteratura metapsicologica e clinica si riferisce a esperienze di cura con soggetti giovani, mediamente al di sotto dei cinquanta anni d’età. Nella mia pratica medica e psicoanalitica ho ricevuto numerose domande di cura da soggetti avanti negli anni per i quali non era pensabile formulare né un’operazione riduzionista, né una estensiva della teoria psicoanalitica....

LA MEMORIA: DALLA RICERCA NEUROSCIENTIFICA ALLA PRATICA PSICOTERAPEUTICA

L’anno formativo si articola in incontri di studio condotti da A. Iossa Fasano con il contributo dei colleghi di Metandro e l’intervento di docenti esterni. Memoria e ricordo vengono esaminati in rapporto alla cura e alla cultura, attraverso un percorso che parte dall’antichità per giungere al mondo contemporaneo: una rivisitazione che introduce il terapeuta in formazione alla clinica dei soggetti a configurazione cyborg. Il concetto di attività mnestica viene riformulato: la memoria non va pensata solo come funzione cognitiva, ma diviene indicatore complessivo di lavoro psichico dalle epoche precoci alle età avanzate della vita. Alla dimensione del tempo e del sentimento (nostalgia, rimpianto, piacere della rievocazione) subentra il rapportarsi alla realtà esterna – spazio, luce, colore, corpo diventano parametro di riferimento per la cura. Per il soggetto il ricordare non è terapeutico di per sè, ciascuno deve trovare una propria posizione, nel reinventare l’identità lungo un orizzonte di ricerca e di dialogo. Esperienze psicopatologiche, fenomeni antropologici, il rappresentare artistico sono materiali utilizzabili nel confronto con l’oggetto e il metodo delle neuroscienze. L’operatore partecipante verrà coinvolto in un lavoro fortemente interattivo che si propone di assolvere ad una funzione di formazione sia al pensiero clinico, sia alle capacità assistenziali, sia alla propria condizione singolare e socio-culturale. ● 16 febbraio h 9-12 La memoria nelle quattro età della vita, funzioni esterne e strutture biologiche della psiche. L’invecchiamento come modello neuroscientifico e la scelta dello stile di vita. Neuroanatomia e neurofisiologia della memoria A. Gorini, La memoria. Una, nessuna, centomila 29 febbraio h 17,30-20,30 La mnemotecnica di Giordano Bruno e l’idea di spazio nel trattamento dell’adolescente: paradigmi di cura e parallelo con...

ESTASI, DEPERSONALIZZAZIONE E RAPPRESENTAZIONE DEL MOTO

MOVIMENTO E ACCOGLIMENTO NELL’ATTO ANALITICO L’istante è il paradosso del tempo fermo. Il mo(vi)mento racchiude la pretesa di isolare il flusso del divenire in una unità, scomposizione che è frutto dell’att(im)o analitico. Analista e ossessivo sono compagni di pensiero accomunati da uno stile simile. Massimo comun denominatore è la rappresentazione del moto. Ma non la rappresentazione mentale, quanto la condivisa presentazione sociale di quel movimento che caratterizza l’altro vivo, la città e la civiltà. Oppure analisi come possibile riconoscimento e accoglienza di quel moto che riprende e ridiviene possibile dopo una paralisi, anch’essa magnetico invischiamento di più attori, vivi e morti. Sorta di arco teso tra Zenone e i Futuristi. La ri-presentazione del moto si fonda sulla stasi. La possibilità erratica racchiude quella estatica da cui sorge e da cui viene riproposta[1]. La mente estatica[2] si apre con insistenza sui temi del movimento e dell’accoglimento-accettazione. Il capitolo Sulla spiaggia è pervaso da un obliquo osservare il moto ondoso: “Sguardo-mare (…) Tempo espanso. Non immobile ma come fluttuante in immobilità. (…) Le barriere sono l’orizzonte dell’agire. Piuttosto lasciar affluire, lasciar defluire, immergersi, nuotare nella corrente”. I riferimenti all’accoglimento-accettazione ne punteggiano l’incipit: “Anche per la scoperta freudiana fu così? Un’accettazione di qualcosa che veniva, in un certo senso, dall’esterno, dopo un estenuante brancolare? (…) ho accettato e direi quasi ascoltato ciò che mi veniva da non so dove. (…) Non meditazione né raccoglimento. Accoglimento. (…) Accettazione della posizione del corpo, del suo peso, di ogni singola giuntura. (…) Ma l’accoglimento non è simmetrico alla difesa. (…) L’insistenza sulle difese è sempre implicitamente, insistenza sull’offesa, sulla capacità di offendere. Collegamento del sistema...