L’identità soggettiva possiede una ricchezza legata alle tradizioni della cultura classica e coinvolta nelle vicende delle interazioni dettate dagli strumenti tecnologici.
Pratico una psicoanalisi attivamente ingaggiata nello studio dei rapporti soggetto-tecnologia.
La cura si presenta come un’occasione di estendere le proprie dimensioni di vita e di pensiero.
Il sapere della medicina e quello della psicologia non sono più sufficienti a fornire risposte a disagi mutanti.
Lo psicoanalista tiene conto dell’evoluzione di tecniche psicologiche e dell’uso di psicofarmaci potenti, ma ritiene che le trasformazioni dei soggetti – di per sè vorticose e imprevedibili – richiedano una posizione inventiva che apra a nuovi spazi negoziali nella natura e nella società.
Una psicoanalisi a più dimensioni offre a chi le si rivolge – paziente, analizzante o allievo – possibilità di avanzare nella ricerca, acquisendo ulteriori orizzonti e curando quanto prima neanche si riusciva a individuare né a diagnosticare.